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La comédie humaine). Titolo con il quale
Honoré de Balzac volle chiamare il gigantesco ciclo di racconti e romanzi
che costituisce la sua opera narrativa. Il titolo ispirato a quello tradizionale
dantesco, dà un'idea dell'ambizione del Balzac, storico, interprete e
giudice dei costumi francesi del primo Impero, della Restaurazione e dell'epoca
di Luigi Filippo. Il titolo doveva essere quello di
Studi sociali, quello
definitivo di
Commedia umana comparve nel 1841. In quell'anno Balzac si
disponeva a una prima edizione integrale dell'opera sua in sedici volumi,
divenuti poi diciassette, che cominciò ad uscire nel 1842. Nel 1845 stese
un "piano" comprendente i titoli di 135 romanzi, di cui 85 finiti e 50 abbozzati
o progettati e rimasti incompiuti, mentre agli 85 già fatti altri sei
romanzi, del tutto nuovi, furono aggiunti; tra le maggiori opere che compongono
La commedia umana, citiamo:
Modesta Mignon, Papà Goriot, Il
colonnello Chabert (Scene della vita privata);
Eugenia Grandet, I celibi,
Le illusioni perdute (Scene della vita di provincia);
Grandezza e
decadenza di Cesare Birotteau, Splendori e miserie delle cortigiane, L'ultima
incarnazione di Vautrin, Il cugino Pons (Scene della vita parigina);
Un
tenebroso affare (Scene della vita politica);
Gli Sciuani (scene
della vita militare);
Il medico di Campagna, Il giglio nella valle (Scene
della vita di campagna).